Lavoro: Dalle opportunità di carriera alla retribuzione, l'identikit del Csr Manager
I ruoli, le opportunità di carriera, i percorsi retributivi e di accesso alla professione. Qual è l'identikit del manager della sostenibilità in azienda? Questi i temi del primo censimento nazionale strutturato dei Csr manager che ha coinvolto tutte le società quotate italiane realizzato dal Csr manager network, l'associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità o csr (corporate social responsibility) delle maggiori imprese italiane promossa da Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e Isvi (Istituto per i valori d'impresa.).
Il manager della sostenibilità fino a pochi anni fa era un'opportunità professionale limitata per carenza di posizioni, formazione, percorsi di reclutamento, retribuzione. Ma oggi non è più cosi e il manager della responsabilità sociale d'impresa, ovvero colui che si occupa di coordinare e gestire le politiche ambientali e sociali di un'organizzazione, inizia ad essere una professione matura, che non a caso attrae un numero sempre maggiore di giovani e meno giovani, e che è destinata ad avere sbocchi occupazionali di tutto rispetto, complice l'attenzione crescente rivolta a questi temi da parte delle aziende. Ma come si diventa Csr manager (corporate social responsibility)? In cosa consiste questo ruolo e come viene strutturato all'interno delle aziende? Quanto si guadagna e, soprattutto, che prospettive di carriera e occupazione si possono prevedere per questa professione in futuro?
Se ne parlerà in un convegno organizzato dall'Associazione in collaborazione con Sas Institute e EcoWay, che si terrà lunedì 22 ottobre a Milano a partire dalle 14.30 (Via Darwin, 20) e che coinvolgerà Csr manager, head hunter, direttori del personale, esponenti del non profit, esperti.