Come avviare un'attività di distributori di alimenti e bevande
Aprire un franchising di distributori automatici può essere una buona idea a livello imprenditoriale perché questo settore nell'ultimo periodo sta conquistando il mercato grazie alle diverse opportunità di guadagno ed alla sua facilità di gestione. Infatti, avviare un’attività di distributori di alimenti e bevande può rivelarsi un’occasione unica per riuscire a generare un'entrata senza essere necessariamente legati a un lavoro con orari fissi. I distributori dopo essere stati caricati con prodotti alimentari e bevande "vendono" i loro prodotti anche senza che tu sia presente.
Ma quando nascono i distributori automatici? I distributori automatici nascono, nella loro accezione moderna, negli Stati Uniti nel 1900 e hanno uno scopo ben preciso: quello di fornire prodotti alla popolazione a prescindere dall’orario di apertura dei negozi e dalla presenza di lavoratori in grado di servire. Un buon rifornimento ed il punto giusto di installazione danno modo a chi gestisce il macchinario di poter guadagnare molto con uno sforzo minimo ed anche essi, come molti altri approcci al mondo del franchising Food & Beverage, possono essere parte di una rete di affiliazione.
Un mercato eterogeneo e flessibile
Pensare ai distributori automatici che si occupano di ristorazione non porta nell’immediato a riconoscere un settore redditizio. Ed è un peccato perché le statistiche parlano chiaro: vi sono circa 2.500.000 distributori per un totale di consumazioni annue che arrivano a toccare quasi i 6 miliardi e mezzo. Numeri molto alti che si traducono in profitti da sogno per quegli imprenditori che sono tanto visionari da decidere di investire in un tale settore.
Essi coprono diverse tipologie di prodotto: capsule, cialde, bevande calde e fredde in qualsiasi formato, snack, gelati ed addirittura pasti pronti. Negli ultimi tempi, a causa della richiesta in aumento, sono comparsi anche i distributori di alimenti senza glutine o privi di particolari allergeni: insomma, si tratta di un mercato in continuo sviluppo e impegnato in una scalata al successo che coinvolge chiunque decida di approfittare dell’onda e “surfare” sui guadagni attraverso il franchising.
Come aprire distributori automatici di alimenti e bevande in franchising?
Aprire un franchising di distributori automatici prevede prima di tutto la scelta del franchisor adeguato alle proprie esigenze, sia per ciò che concerne l’investimento iniziale che la formula di affiliazione. Per contratto entrambe le parti saranno costrette a rispettare specifiche norme che dovranno il più possibile accontentare tutti. Il franchisee dovrà aprire una Partiva IVA, una posizione contributiva e assicurativa rispettivamente presso l’Inps e l’Inail ed assicurarsi di aver passato positivamente tutti i corsi di abilitazione richiesti dal proprio settore di competenza e, non per ultimo, ottenere la licenza all’apertura dall’ASL di zona.
Fatto ciò, il resto è lasciato alla tipologia di collaborazione scelta da affiliante e affiliato. Tra i punti chiave del contratto vi sarà l’ubicazione dei distributori, sia essi singolarmente o riuniti in un negozio: è richiesto che siano installati in luoghi con un’ottima visibilità, in zone di passaggio e che vengano scelti prodotti che abbiano un buon target e di conseguenza un’importante domanda.
Entrando nello specifico è necessario considerare anche:
- La scelta del locale
- Eventuale voltura dell'energia elettrica
- Acquisto o messa a disposizione dei distributori automatici (anche se di solito l’offerta in franchising prevede pacchetti specifici che prevedono l’assistenza specialistica in tal senso).
- Rifornimento dei prodotti, scegliendo i giusti fornitori di alimenti e bevande
Quanto costa aprire un franchising di distributori automatici?
Ma quanto costa aprire un franchising distributori automatici di alimenti e bevande? I costi non possono essere uguali per tutti. In quanto dobbiamo considerare che la scelta del locale, la voltura dell'energia elettrica e l'eventuale acquisto dell'attrezzatura che possono avere dei costi che se non ci si affida a un franchising si può raggiungere un costo che va oltre i 15 mila euro. Invece, se si sceglie la formula in franchising i costi partono dai 5 mila fino ai 10 mila euro circa. Oltre ai costi d'apertura bisogna considerare anche quelli burocratici che vanno dai 1000 euro fino ai 2 mila euro circa.
Quanto si guadagna con un franchising distributori automatici di alimenti e bevande?
Perché il guadagno è certo quando si entra nel business dei distributori automatici? Basta pensare alla classica formula del franchising e quindi ad un ingresso nel mondo del lavoro solido e ben gestito fin dall’inizio con un costo competitivo, unito alla mancanza di personale da impiegare e di orario di chiusura. Le spese, poi, sono ridotte all’osso essendo le stesse relative esclusivamente ai macchinari e ai prodotti.
Certo, questo non deve essere sinonimo di attività lasciata a se stessa: l’imprenditore dovrà sempre accertarsi che tutto proceda per il meglio ed eseguire la manutenzione e il rifornimento necessario. Ma è impossibile non sottolineare come l’attività quotidiana che caratterizzerebbe un ristorante o un bar venga a mancare, e con essa la maggior parte dei costi vivi da affrontare. Senza contare che i margini di guadagno, in questo caso, variano dal 50% al 90% sul prezzo di vendita: e non è poco.
Come già indicato, il franchising dei distributori automatici di alimenti e bevande è uno dei più remunerativi attualmente presenti sul mercato, ma affinché possa fare davvero la differenza, l’imprenditore che decide di lanciarsi in questa avventura deve essere intelligente e pratico nel suo approccio. Deve saper affidarsi a quella che è l’esperienza del brand alla base per apprendere il know how del settore e fare propri quelli che sono i trucchi necessari ad abbattere del tutto i rischi per conquistare ricavi incredibili.
Non bisogna infatti dimenticare che in questo campo poter contare su un portafoglio clienti (sia che essi facciano parte del settore pubblico o di quello privato, N.d.R.) già avviato può fare la differenza e questo lo si può avere solo se il franchisor è valido ed affermato.
Come scegliere correttamente un prodotto da inserire nel proprio distributore automatico? Sono essenzialmente tre i fattori: marca, gusto e prezzo, ovvero gli stessi che anche la clientela tenderà a notare. Da questo punto di vista un affiliante in grado di elargire un rifornimento ottimale all’affiliato è lo strumento giusto per assicurare un guadagno duraturo e costante alla propria attività
Sebbene qualcosa possa cambiare in base alla tipologia di alimento o bevanda distribuita, puntare su marchi conosciuti dalla potenziale clientela uniti ad un buon prezzo risulta essere sempre la scelta vincente.
In Italia il settore del franchising in distributori automatici di alimenti e bevande è cresciuto e si è affermato perché vi è stato qualcuno che non ha avuto paura di investire in un’idea che, per quanto inusuale, è risultata poi perfetta per accontentare la clientela, in ogni occasione e 24 ore su 24. Per essere dei grandi investitori bisogna allontanare i timori con la conoscenza e l’informazione e darsi la possibilità di diventare qualcuno grazie al franchising ed alle certezze che lo stesso offre.
Si può toccare il successo con le proprie mani in tempi davvero brevi: perché obbligarsi a rinunciare a tutto ciò quando per realizzarsi basta semplicemente rimboccarsi le maniche e afferrare le grandiose opportunità messe a disposizione?
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