Cucirsi il proprio mestiere addosso? Ecco come!
Chi di noi, passando nel centro città, non si sofferma a osservare le vetrine dei negozi di abbigliamento, immaginandosi addosso gli abiti esposti o magari solo osservando l’allestimento del locale? Ecco, tutto ciò può essere ribaltato: si può essere dall’altra parte della vetrina, si può essere il proprietario di quel negozio di abbigliamento che i passanti guardano con stupore, desiderio e magari anche con titubanza. Il franchising dell’abbigliamento è un settore molto gettonato negli ultimi tempo, in particolare in Italia, dove la garanzia “made in Italy” tocca anche paesi molto lontani ed è sinonimo di qualità, professionalità ed eccellenza.
UN CONTESTO RILEVANTE
È importante considerare il periodo di crisi che attanaglia le famiglie e i singoli consumatori, costringendo a ridurre la spesa media mensile in abbigliamento, prima di intraprendere una scelta di franchising del vestiario. Si può decidere di puntare su brand di successo e molto conosciuti sia a livello di network di vendita che di “fama” oppure optare per nuovi marchi che possono rivelarsi proficui in caso di un avviamento di successo. Il franchisee deve ricercare adeguatamente i marchi che più rispettano e soddisfano i suoi gusti (non dimentichiamoci che si sta parlando sempre di moda) e che possono garantire il guadagno al quale aspira.
La scelta del marchio, però, non è il solo punto su cui soffermarsi: anche la cosiddetta “cornice” riveste un ruolo di grande importanza. La vetrina è ciò che colpisce al primo impatto un passante e lo trasforma in un cliente, “costringendolo”, in un certo senso, ad entrare in quel negozio. Senza un’adeguata cornice si perde completamente il primo piano e la sua rilevanza viene meno, spingendo verso altri marchi, altri negozi, altri aspiranti imprenditori. La carta vincente sta nell’allestimento di un negozio che possa far sentire il cliente a suo agio, che sia coordinato al tipo di marchio su cui si è scelto di investire e che possa essere accattivante e innovativo.
A LIVELLO ECONOMICO
E i costi? Il ritorno economico? L’avviamento di un franchising di abbigliamento dipende in larga parte dal brand scelto. Se si punta su marchi che sono già noti come costosi e di alta qualità, per esempio capi di alta sartoria, il rifornimento di capi e la loro scelta necessiterà di molte risorse economiche; se si punta su un abbigliamento rivolto ai teenager, per esempio, si rinuncerà a della qualità ma si avranno costi molto più contenuti. In generale, è importante tenere conto che la moda cambia continuamente, le tendenze mutano ed è necessario che il franchisee sia sempre aggiornato su nuovi capi, nuove collezioni, che siano pochettes o cappotti.
La pubblicità è molto importante, a prescindere dal marchio prescelto. È importante una diffusione capillare dell’apertura di un nuovo franchising, in modo da farsi conoscere il più possibile. Tutto ciò è a carico del franchisee.
Il settore dell’abbigliamento è in continua evoluzione, necessita di un continuo aggiornamento su quanto accade nel mondo della moda, quali sono le nuove tendenze. Chi decide di aprire un franchising in questo ambiente deve fare i conti con il fatto che non sarà facile come provare un vestito ma redditizio e appagante, forse anche più di un nuovo acquisto.