Come aprire una yogurteria

yogurteria

Un business che vale 14 kg all’anno! Questa la quantità di yogurt consumata in media dagli italiani. Sono tante, quasi 24 milioni, infatti, le famiglie che hanno introdotto questo alimento nella propria alimentazione e non solo per la colazione.

Mercato di riferimento

Lo yogurt è un alimento che accompagna l’essere umano dalla nascita fino ad età adulta. Il suo gusto leggero e buono, lo rende un prodotto a cui si possono abbinare tante varianti golose. È una presenza fissa nel frigorifero, soprattutto dei più attenti al benessere, quelli insomma dalla condotta di vita salutistica e con un’alimentazione equilibrata. Inoltre, più si pratica sport, più si alza il livello di studi, più i consumi di yogurt aumentano.

Perché conviene aprire una yogurteria

Essendo un alimento così diffuso e consumato dal popolo italiano, aprire una yogurteria può essere un business redditizio. La concorrenza, però, è tanta e, quindi, bisogna puntare alla diversificazione del prodotto da presentare al cliente e soprattutto alla qualità. Bisogna avere una conoscenza approfondita dell’alimento e frequentare dei corsi di formazione professionale. Entrando nello specifico, la lavorazione dello yougurt non richiede particolare impegno, perché col supporto di semilavorati e macchinari il processo produttivo diventa piuttosto semplice e veloce.

I prodotti e i servizi che offre

Qui entrano in campo l’ingegno, ossia quella capacità di proporre al pubblico varie soluzioni culinarie il cui protagonista principale è sempre lo yogurt; lo si può offrire magro, intero o con panna, alla frutta, ai cereali, al caffè, e da arricchire, volendo, con guarnizioni di muesly, cereali, miele, praline, meringhe, frutti di bosco oppure proponendo anche torte, tronchetti, zuccotti, sandwich da passeggio con base di yogurt.

Particolarmente amato dalle persone, è lo yogurt greco il quale, grazie alla cremosità densa e al suo gusto moderatamente acido, può essere considerato un grande classico, sempre in crescita costante, tanto da attrarre sempre più consumatori.

Iter burocratico

Il percorso burocratico per aprire una tale attività non è dissimile da quello di qualsiasi altra. Oltre alla partita iva, all’iscrizione al registro delle imprese e all’albo artigiani, particolare attenzione va richiesta alle normative igienico sanitarie: si tratta dell’haccp, ovvero la certificazione relativa alla sicurezza e all’igiene alimentare. Il corso da frequentare è obbligatorio e bisogna superare l’esame finale, altrimenti non verrà rilasciata l’autorizzazione per l’apertura.

Costi e guadagni

I costi variano in base alla grandezza del locale che si ha intenzione di avviare. In franchising, ad esempio, sono previste tre tipologie con costi differenti:

  • Chiosco da 15 mq: 15.000 euro;
  • Yogurteria da 30 mq: 30.000 euro;
  • Yogurteria e gelateria di almeno 60 mq: 70.000 euro.

Se la soluzione franchising viene scartata a priori, considerate che i costi non si differenziano molto. Se optate per la soluzione yogurteria – gelateria con gli stessi metri quadri la spesa totale per avviare l’attività è intorno ai 65.000 euro.

Per quanto riguarda i guadagni con la proposta franchising, le entrate medio annuali nette, per questa tipologia di attività, si aggirano intorno ai 120.000 euro.

Una soluzione personale difficilmente può dare direttive precise sul possibile guadagno; le varianti in campo sono molte e tutto dipende dalla capacità personale di gestione, dalla qualità degli alimenti presentati alla clientela, dalla location e soprattutto da una campagna pubblicitaria mirata, che deve essere fatta con intelligenza puntando sulla varietà dei prodotti offerti.

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