Nell’articolo di oggi parleremo di una formula di impresa di grandissima attualità, che si sta affermando sempre di più anche nel nostro Paese e che, non per ultimo, rappresenta l’ultima frontiera nel settore dell’hospitality e del turismo.
Stiamo parlando dell’albergo diffuso, detto anche albergo invisibile o paese albergo: in sostanza, si tratta di un paesino o villaggio in cui ci sono moltissime stanze, appartamenti e soluzioni alberghiere a disposizione dei clienti e con una reception unica, sparpagliate in giro per il paese come se fossero abitazioni private.
Una vera e propria rivoluzione nel mondo del turismo perché, come vedremo, permette ai turisti di immergersi realmente nella vita quotidiana del posto che stanno visitando; una formula molto richiesta e che potrebbe essere davvero un ottimo oggetto per un investimento imprenditoriale, come vedremo nel corso di questo articolo.
Ecco allora quali sono le cose da sapere per poter iniziare un’attività nel mondo dei paesi albergo.
Dove è possibile aprire un albergo diffuso?
Trattandosi di un tipo di impresa che deve necessariamente entrare a far parte di una rete (un consorzio, se vogliamo) di altre attività simili, sarà necessario aprire il proprio punto di soggiorno all’interno di un paese in cui esistono già realtà di questo tipo, in modo da potersi unire a un’attività già consolidata.
Dovremo quindi, nel caso in cui stiamo pensando a questo tipo di investimento e non disponiamo già dell’immobile in un paese albergo, pensare a dei sopralluoghi per valutare l’acquisto di una casa sul posto.
In cosa consiste un albergo diffuso
Come abbiamo già anticipato, si tratta di una delle ultime innovazioni nel campo del turismo: un intero paese viene adibito a grande hotel a cielo aperto, in cui i punti di soggiorno sono sparsi per l’intera superficie del villaggio.
Creando un’atmosfera di ordinaria quotidianità, il viaggiatore potrà realmente vivere la realtà del posto e immergersi nella sua bellezza nascosta ai più.
Un’esperienza, questa, sempre più richiesta e che ci permette di fare impresa svolgendo, essenzialmente, le stesse funzioni di un piccolo albergo, pensione o bed and breakfast.
Quali sono i requisiti specifici?
A differenza di questo tipo di soluzioni, tuttavia, bisogna ricordarsi che per entrare a far parte di un albergo diffuso bisogna iscriversi e associarsi alla rete di strutture che lo compongono, con ovviamente tutti i diritti e i doveri che conseguono dall’adesione a una rete più ampia.
Bisognerà quindi non solo ottemperare a tutte le classiche procedure burocratiche connesse all’attività di hospitality, ma anche aprire una regolare partita IVA nel caso si prospettino ricavi superiori alle soglie previste dalla legge.
Quali sono i costi e i potenziali ricavi
I costi, ovviamente, sono quelli vivi di una qualsiasi altra struttura alberghiera, e dipendono in gran parte dal tipo di servizio che intendiamo proporre ai nostri ospiti.
Si passa da semplici soluzioni di affitto appartamenti fino a bed and breakfast (quindi con possibilità di prima colazione) e a strutture in grado di offrire anche trattamenti di mezza pensione o pensione completa.
A seconda di queste scelte, i costi saranno più o meno importanti, ma anche i ricavi potranno essere proporzionati all’investimento che abbiamo deciso di dedicare a questa nostra impresa.
Ovviamente, dovremo anche pensare ai costi di promozione, si lenzuola e mobilio e così via, sempre dipendenti dall’estensione della nostra struttura.
L’iter burocratico
L’iter burocratico è, ancora una volta, quello dei più comuni bed and breakfast, ovvero la segnalazione dell’uso dell’appartamento alle autorità competenti e, ovviamente, l’apertura di una regolare posizione fiscale nel caso si prevedano guadagni di un certo rilievo.
Inoltre, bisognerà ottenere la certificazione che attesta la condizione a norma di legge degli impianti e, non per ultimo, procedere con le procedure di iscrizione alla rete dell’albergo diffuso.
A seconda del tipo di realtà, infatti, bisogna considerare che l’iter burocratico per entrare a far parte del consorzio potrebbe essere diverso. In linea di massima, si tratterà in ogni caso di operazioni semplici e non particolarmente gravose.
È da considerarsi a parte il discoso di eventuale ristrutturazione dell’immobile, dove è possibile verificare eventuali finanziamenti o contributi pubblici regionali e nazionali.
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