Il settore dell’
abbigliamento è il principale nell’ambito del commercio. Motivo? L’Italia è un paese leader nella moda e presenta molti marchi che sanno farsi apprezzare in tutto il mondo, non solo nel settore di lusso, ma anche nell’ambito della linea casual, vestita ogni giorno. I capi d’abbigliamento italiani sono al primo posto nelle preferenze e i nostri brand riescono a imporsi in ogni angolo del mondo. Anche la domanda interna – nonostante la contrazione dei consumi – tende a essere forte.
Agli italiani la moda piace, piace loro osservare le tendenze, vestirsi sempre bene e differenziare l’abito a seconda delle cerimonie e delle occasioni. Se ne deduce che
aprire un’attività nel settore dell’abbigliamento, entrando così nel delicato mondo del commercio, può essere considerato un buon investimento, a patto di conoscere alcuni aspetti essenziali del settore. Quando si tratta di
aprire un franchising di abbigliamento, la scelta cade tra due tipologie di contratto. Il franchising in conto vendita ed il franchising tradizionale. Nel franchising tradizionale il marchio assume un connotato notevole. L’importanza della sua notorietà può essere considerata addirittura decisiva per la riuscita dell’impresa.
Il franchising è un contratto bilaterale nel quale le due parti (franchisor e franchisee) si impegnano reciprocamente assumendo obblighi e diritti, attraverso i quali possono aumentare il giro d’affari. Il franchisor è il proprietario del
brand che conferisce una licenza d’uso non solo nell’insegna, ma anche nella carta intestata e in tutto il materiale pubblicitario. Per cui se il marchio è sufficientemente noto e nella zona geografica c’è una buona domanda iniziale, esso darà una spinta a concludere vendite fin da subito.
Il franchisor dalla sua ha anche una
consolidata rete di vendita, che si traduce in un know-how complessivo sperimentato che aiuta il nuovo affiliato a raggiungere i suoi obiettivi. Il
franchisee o l’affiliato entra nel commercio con l’aspettativa di vendere numerosi capi d’abbigliamento sfruttando da un lato le sue ipotetiche qualità di venditore, dall’altro il marchio e la linea d’abbigliamento proposta dal franchisor.
Prima di avventurarsi nel
commercio d’abbigliamento e nel franchising in particolare, dobbiamo sapere che possiamo vendere in monomarca e in multimarca. Molto ambito è il franchising di abbigliamento firmato, che ha un marchio riconoscibile, che si intesta tutto e che quindi sostanzialmente vende solo prodotti di quel marchio (intimo, accessori, maglieria, abiti per uomo e donna). Un
franchising di abbigliamento multimarca punta invece a fornire al consumatore la possibilità di acquistare capi di diversi brand, costruendo una propria catena di vendita che li tratta e li propone nella sua rete. Questa formula è quella più utilizzata dal momento che il franchising non riguarda più il brand di moda, ma la linea di vendita stessa.
Come aprire un negozio in franchising abbigliamento
Fatta la debita scelta tra monomarca (che riguarda un marchio noto della moda) e multi-marca (che riguarda più un franchising ben definito, come i marchi presentati in questa sezione) bisogna capire quali sono i primi passi da svolgere. Per aprire un
negozio di abbigliamento in franchising è necessario presentarsi al brand o all’azienda che si sceglie con i giusti requisiti e una ragione sociale e personalità giuridica già attiva. Inoltre, si deve avere anche un locale con contratto di fitto regolare oppure di proprietà.
Per essere in regola sul piano burocratico
è necessario in primis avere una Partita IVA, una società o ditta individuale, la registrazione alla Camera di Commercio, il permesso del Comune con la SCIA, il permesso dell’ASL e dei Vigili del Fuoco d’idoneità del locale per l’apertura di un’attività commerciale. Dopo aver fatto ciò si dovrà scegliere se affiliarsi a un franchising tradizionale oppure se ad uno in conto vendita. Il franchising tradizionale permette la vendita di un unico marchio, mentre quello in conto vendita richiede che
ci si affili a diversi marchi, pagando solo la merce acquistata e potendo far rientrare in azienda i
residui di magazzino.
Un franchising autorevole, non avventuriero, che ha una discreta presenza nel territorio italiano non è facile da trovare. La cosa migliore da fare oltre ad affidarsi ai nostri strumenti di ricerca avanzata, è quello di scegliere
franchising che hanno una rilevanza e dimostrano di essere vivi, che lanciano offerte, fanno attività pubblicitaria e sono presenti nel territorio da un po’ di tempo. Occorre
identificare i punti di forza di un marchio, puntando sulla sua capacità di espandersi, di essere riconoscibile, di proporre prodotti sempre alla moda che hanno un ottimo mix di prezzo e di qualità e che sono in grado di inserirsi in una precisa nicchia. Un buon modo per giudicare un marchio o una catena di vendita è quello di leggere le recensioni online e le opinioni degli utenti.
Negozio di abbigliamento in franchising: quanto costa aprirlo?
Il costo di inizio attività per pagare il fee al franchisor variano da marchio a marchio, così come differiscono i costi di gestione del locale e del personale. Un
franchising interessante e interessato allo sviluppo della sua attività, che non sta puntando solo ad accaparrarsi il pagamento del costo di affiliazione è contraddistinto da una costante assistenza al nuovo affiliato, dalla disponibilità a formarlo, a rifornito di arredamento e attrezzature standard, facendo diminuire i costi iniziali. L’allestimento nei casi dei marchi migliori non si limita agli
arredi, ma comprende anche le divise, un modo creativo di intendere la vetrina, le musiche e la formazione costante dei commessi.
Il
franchisor inoltre deve occuparsi di tutto il materiale pubblicitario e intraprendere
campagne di comunicazione e di marketing nei mezzi più efficaci, come il web, la radio, i giornali e le riviste e in alcuni casi anche la televisione. Alcuni grandi marchi non richiedono un
fee di ingresso, ma chiedono di soddisfare alcuni requisiti fondamentali, come la presenza del negozio in un centro commerciale, oppure in un comune con un determinato numero di abitanti e un locale commerciale ampio e spazioso, possibilmente in una zona frequentata e ben visibile.
Quali sono i settori in trend del franchising abbigliamento?
Quando si apre un negozio in franchising abbigliamento bisogna conoscere la propria zona, il marchio che si vuole trattare e operare una scelta. Non è un caso oggi che i marchi più in voga nell’abbigliamento tendono a essere molto esclusivi e trattare settori particolari. Ecco alcune idee di cui tener conto quando si vuole aprire un negozio d’abbigliamento.
Tra i settori migliori per un franchising d’abbigliamento troviamo:
- Franchising Abbigliamento Bambini – fino a quando in Italia si facevano più figli per famiglia, c’era la consuetudine di passare ai figli nati dopo il primo parto, gli abbigliamenti del più grande. Ma i tempi sono cambiati, le mamme e i papà fanno quasi a gara per vestire i loro bambini e quindi, nonostante la crisi demografica, è un settore ancora florido. Il franchising abbigliamento per bimbi è presente pure con l’usato.
- Franchising Intimo – in grande crescita negli ultimi anni, con brand al top che oramai sono riconosciuti dal grande pubblico e sinonimo di qualità. Uomo e donna insieme.
- Franchising abbigliamento Accessori Moda(scarpe, camicie) – in tendenza, la specializzazione anche qui fa da cassa di risonanza, sopratutto in contesti urbani di un certo livello.
- Franchising abbigliamento uomo o donna – la più classica delle scelte. Sono da tenere in considerazione anche le linee per abbigliamento extralarge o premaman ad esempio, sempre nell’ambito femminile. Da poco presente qualche proposta per le taglie “curvy”. Di tendenza anche linee “street”, “etnico”, “ecologico”, a “basso costo”, “conveniente” e di successo.
- Franchising abbigliamento da lavoro – specializzarsi conviene. L’abbigliamento da lavoro è particolare e in gran parte dei casi obbligatorio per legge, in tanti settori. Motivo per cui vale la pena sceglierlo se si è una zona a forte domanda, ad esempio ricca di stabilimenti industriali e di industrie e laboratori di trasformazione. In particolare aprire in franchising un negozio di abbigliamento antinfortunistica.
- Abbigliamento sportivo – esistono linee di franchising per l’abbigliamento sportivo e per gli sport all’aria aperta come la caccia e la pesca. Da notare che stanno nascendo linee per l’abbigliamento da danza ad esempio. La nicchia paga sempre.
Il franchising in conto vendita nel settore dell’abbigliamento
Al giorno d’oggi sono tanti i franchising che prevedono
formule innovative e decisamente interessanti, una di queste ovviamente quella del conto vendita, si tratta in un certo senso di una particolare affiliazione che è giunta anche in Italia e che è stata apprezzata da tutti. Coinvolge in particolar modo il settore dell’abbigliamento, così come anche della moda in generale e degli accessori, insomma, è una bella variante, dobbiamo ammetterlo, la quale ha riscosso negli anni un gran successo, in tal caso si instaura un bel rapporto tra
produttore e commerciante, che a sua volta riceverà un trattamento esclusivo.
Un accordo di questo genere è molto profittevole, perché analizzando meglio il tutto, si evince chiaramente che il produttore fornisce tutte le sue merci in conto deposito, il che è sicuramente molto comodo, inoltre, bisogna ricordare che se deciderai di optare per una scelta di questo tipo dovrai pur sempre rispettare i prezzi di vendita, che sono stati decisi dal produttore. L’indipendenza è garantita, quindi sarà possibile creare un franchising unico, che in un certo senso ti rispecchi, ovviamente ci sono alcuni vincoli, è bene quindi prima di tutto scegliere la categoria giusta, poi valutare il brand che meglio si adatta alle tue idee di business e successivamente leggere con la
massima attenzione il contratto, così da valutare il tutto e se è il caso fare anche alcune domande a chi di dovere, così da avere le idee ben chiare su ogni singolo aspetto.
Nel
conto vendita ci sono alcuni elmenti chiave che meriterebbero grande attenzione, stiamo parlando infatti del fattore immagine o comunque del brand scelto, ma anche dell’assistenza che sarà continua e gestita da un team di veri professionisti, senza dimenticare affatto il
Know – How. Ci sono alcune differenze tra un franchising tradizionale, ed uno in conto vendita, ma sinceramente quella più importante sta senza dubbio nel fatto che
l’affiliato non acquista la merce, non la gestisce appieno, questa dunque rimane ovviamente di proprietà dell’affiliante, motivo per cui se vi saranno delle rimanenze non sarà certo un problema e non si andrà incontro a grandi perdite!
Quali sono le principali caratteristiche di un Franchising Abbigliamento in Conto Vendita
Ancor prima di scegliere un particolare tipo di franchising è bene conoscerne le caratteristiche principali, perché in un conto vendita saranno proprio queste a fare la differenza.
Ovviamente quando si stipula un contratto del genere, il vero obiettivo sarà quello di vendere tutti i prodotti, riuscendo persino a far conoscere ulteriormente il brand sul quale si è deciso di puntare, questo porta benefici ad entrambe le parti, inoltre, per quanto riguarda le merci non ci sono particolari problemi,
perché tutto l’invenduto può essere restituito, il che non ti porterà a registrare perdite di alcun tipo, perché ogni singolo prodotto è pur sempre di proprietà dell’affiliante.
Vi sarà anche una buona formazione e chiaramente assistenza continua per far si che tu possa raggiungere determinati obiettivi, ed i guadagni non sono niente male, a testimoniarlo sono già tantissime persone che
attraverso la nostra piattaforma sono riuscite a scegliere una formula soddisfacente, ed un brand che gli ha permesso di raggiungere risultati strabilianti!
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